“Un vortice di scarpette violentate”; un’iniziativa per portare la danza nel mondo
Non sono una shopping-addicted, lo confesso, ma quando una vetrina si fa arte, non riesco a ignorarla e i Palmipedoni lo sanno bene. Un passo dopo l’altro mi hanno condotto davanti a una vetrina di una nota marca di scarpe, la stessa che riforniva il grande ballerino e coreografo Rudolf Nureyev negli anni ’50, la Repetto.
Oltre i vetri, l’affascinante composizione intitolata Lévitation e prodotta dall’immaginazione di Anne-Claire, giovane studentessa della Scuola nazionale superiore delle Arti Decorative, narra del vortice di fatica, perseveranza e determinazione che si nasconde dietro lo spettacolo finale.
Le scarpette usate che la compongono sono solo alcune delle 500 paia raccolte dai giovanissimi studenti di danza parigini. Per ogni paio di “punte” vecchio, uno nuovo ha raggiunto le scuole di danza del Brasile e di Cuba che la Repetto sostiene. Credo che Rose Repetto, che nel 1947 creò le sue prime “ballerine” in un atelier proprio qui a Parigi, approverebbe l’iniziativa.
Per vedere tutte le opere degli studenti, vedi la pagina del progetto “À vos pointes” qui.