La fascinazione per l’arte impressionista mi ha spesso condotta al Musée d’Orsay.

Questa volta, però, ho avuto la possibilità di visitare una sala che toglie il fiato e che sembra completamente fuori posto, rispetto al contesto architettonico moderno che si trova all’interno del museo.
In verità, la sala è esattamente dove è sempre stata e a maggior diritto del resto! Per capirne la ragione, occorre conoscere la storia del museo, che conferma la sua vocazione a luogo della meraviglia.

Il Musée d’Orsay nacque come stazione dei treni per accogliere, nel pieno centro della capitale, i milioni di visitatori dell’incredibile Esposizione universale dell’anno 1900.
Ai tempi era conosciuta come Gare d’Orsay e aveva un ruolo di rappresentanza, oltre che pratico: essendo una delle prime cose che gli stranieri avrebbero visto, aveva naturalmente l’obbligo di lasciare il maggior numero possibile di mandibole a penzoloni, effetto che tutt’oggi conserva.

Oltre alla stazione dei treni, la gare ospitava anche un hotel di lusso da 370 camere disposto su 5 piani. L’hotel e i binari sono scomparsi, ma qualche traccia è rimasta a lasciar sognare i visitatori: il ristorante di oggi, ad esempio, occupa la ex-sala da pranzo e l’ex-salone delle letture dell’hotel.

Altri saloni e una parte delle camere dell’albergo oggi fungono da sale da esposizione, ma il meraviglioso salone delle feste si è preservato fortunatamente intatto e coglie di sorpresa, se non si è preparati. Richiamando lo stile dei decori di Versailles, la sala si affaccia sulla Senna con una vista indescrivibile, ma anche rimanendo all’interno gli occhi hanno il loro da fare…