Caterina de' Medici

Caterina de’ Medici: dall’ombra della sottomissione ai riflettori del potere

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Per tutta la durata della sua tempestosa esistenza (per averne un assaggio leggi questo articolo), Caterina de’ Medici fece costante ricorso alle arti occulte per scrutare nel futuro proprio e in quello dei suoi figli, per attrarre l’amore del marito, propiziare gravidanze o scongiurare sciagure – ma in questo caso, lo vedremo, le arti occulte lasciarono molto a desiderare.

Caterina de' Medici
Rara miniatura di Caterina de’Medici (1519-1589) prima della vedovanza, sopraggiunta nel 1559 (verso il 1555, attribuito a François Clouet, Victorian and Albert Museum). Dopo quella fatidica data, Caterina non abbandonerà mai più gli abiti scuri.

Caterina introdusse alla corte di Francia un astrologo italiano che non abbandonò mai il suo fianco, divenendo di fatto il suo consigliere più fidato e il custode di ogni suo segreto: Cosimo Ruggeri (deceduto nel 1615).

Ruggeri
Ritratto supposto di cosimo Ruggeri (XVII secolo, photo from Wikipedia).

Caterina era superstiziosa? Per noi naturalmente sì, ma all’epoca era credenza comune e consolidata che fosse il movimento degli astri a determinare il destino dell’uomo, dunque Caterina non era più “credulona” dei suoi contemporanei e aderiva semplicemente alla comune visione del cosmo.

Questo irresistibile bisogno di mantenere un’impressione di controllo su eventi che all’epoca erano per la maggior parte violenti e imprevedibili, spinse Caterina a tentare di indagare costantemente il futuro, ad attirare la fortuna e ad allontanare la sventura con tutti i possibili mezzi.

Caterina de' Medici
Catrina de’Medici tra il 1547 e il 1559 (Galleria degli Uffizi, anonimo, photo from Wikipedia)

Alcuni responsi pare riguardassero il suo amato marito, il re di Francia Henri II.

A sua Maestà venne vivamente sconsigliato, attorno alla quarantina, ogni tipo di combattimento individuale.
Incurante del pericolo, il fiero sire – raggiunta la funesta età di 40 anni – pensò bene di sfidare a duello durante un torneo il suo giovane capitano delle guardie, il conte de Montgomery.
Il giovane aveva rifiutato, il re aveva insistito e così il duello aveva avuto luogo.

Il duello mortale di Henri II
Una ricostruzione della tragica morte di Henri II: una scheggia della lancia andata in frantumi contro l’armatura del re si conficcò nel suo occhio. Un vero peccato Henri, però “Sire avvisato, mezzo salvato”…

Ferito mortalmente da una scheggia della lancia di Montgomery che gli si conficcò in un occhio, Henri impiegò dieci giorni a morire.

Quattro anni prima, il famoso profeta e astrologo Nostradamus aveva pubblicato a Lione le Centurie di cui alcuni versi vennero interpretati come la profezia della tragica morte del re:

Profezia Nostradamus
Mongomery in effetti è più giovane e sbaraglia decisamente il re in singolar tenzone; la gabbia d’oro sarebbe l’elmo, la scheggia perforò un occhio e una tempia e la morte fu certo crudele.
Henri II (Enrico II)
La morale della storia per Henri II.

Anni dopo, il luogo della disgrazia venne trasformato dal re Henri IV che, oltre a cancellare i brutti ricordi, intendeva arricchire Parigi con una delle sue piazze più belle, Place de Vosges.

Place de Vosges
La bella Place de Vosges, in stile Renaissance, sorge sul sito dell’antico hôtel de Tournelles, dove si svolse il torneo mortale che causò la fine di Henri II.

Il dolore di Caterina fu profondo e devastante. Da quel momento, la regina non abbandonò più il nero del lutto.
Un’idea della sua pena, di cui Caterina fece un vero e proprio emblema, ci proviene dai pochi resti della reggia che sorse, per suo volere, a pochi passi dal Louvre, ossia il palazzo oggi scomparso delle Tuileries. Le insegne di Caterina sulla facciata recavano questi simboli:

Le insegne di Caterina
Le insegne di Caterina conservate al Louvre e che decoravano il palazzo delle Tuileries oggi scomparso.

Le prove per Caterina erano solo all’inizio.

Mentre la regina vedova si disperava sulle spoglie dell’amato Henri, due fratelli ambiziosi, due figure tra le più potenti di Francia, il duca de Guise e il cardinale Charles de Lorraine, orchestravano un classico colpo di stato.
I due furbacchioni manovrarono a loro piacimento il povero primogenito di Caterina, il nuovo re François II che, a parte i suoi 15 anni, portava in dote al regno solo un gran paura e un trauma da perdita della figura paterna tutto da elaborare.

Francois II
François Clouet, ritratto di Francesco II nel 1560. Il povero ragazzo era già orfano di padre e re a quindici anni (collezione BNF, photo from Wikipedia).

Iniziò così il dominio illegittimo della famiglia de Guise che pensava di poter governare la Francia a proprio gradimento, infiltrando amici e parenti in tutte le posizioni di potere.

Tutti sanno però che i conti senza l’oste non si fanno, specie se l’oste fa de’ Medici di cognome.
I signori della famiglia de Guise, tutti presi dalla loro scalata al potere, non avevano preso in considerazione la Regina Madre nemmeno per un minuto, certi com’erano che non avrebbe potuto mai rappresentare una minaccia. D’altra parte, fino a quel momento, Caterina si era dimostrata dimessa, obbediente e taciturna. La leonessa dormiva…

Ed ecco in cosa consisteva la posizione poco felice del povero François II: da una parte gli ambiziosi zii della  famiglia de Guise usavano la sua giovane mogliettina per manovrarlo – la bella Mary Stuart di Scozia di cui François era cotto e stracotto –; dall’altra vi era la devozione alla donna più importante della sua vita, mamma Caterina, la quale non intendeva permettere che il trono venisse soffiato ai suoi figli.

François II (Francesco II), Mary Stuart, Caterina de Medici e i Guise
Il dilemma di François II (al centro): chi fare contenta? Mammina Caterina o Mary, la mogliettina che vive per compiacere suo zio 1 (duca di Guise) e a suo zio 2 (cardinale di Lorraine)? Coraggio François, tanto non camperai a lungo. Nota interessante per appassionati di storia d’oltremanica: Mary Stuart sarà proprio quella celebre regina di Scozia che Elisabeth I di Inghilterra farà decapitare, ma questa è un’altra storia.

Il povero François, come prevedibile, non sopravvisse alle gioie della vita familiare e morì poco dopo stroncato da un cocktail di stress, sifilide e tubercolosi.

Caterina, per quanto addolorata, aveva imparato la lezione: non si attardò a piangere la perdita, avendo appreso quanto i momenti di passaggio di potere fossero delicati.

Attraverso promesse, minacce, manovre e scene degne della serie TV “Trono di Spade”, la regina madre riuscì a farsi nominare “Governante del Regno” fino a che il successore al trono, suo figlio Charles IX, non avesse raggiunto la maggiore età ossia… 13 anni.
La famiglia de Guise dovette fare un passo indietro.

CATERINA vs DE GUISE: 1 – 1

Bel colpo Caterina! Sul trono di Francia sedeva finalmente la sintesi dello scandalo perfetto: donna, straniera, non nobile, pur tuttavia regina!