Psiche risvegliata da Amore
La meraviglia di oggi è italiana e la fiaba che la ispirò risale a più di 1800 anni fa.
“Intanto, Cupido, guarito ormai dalla ferita, non sopportando più a lungo la lontananza di Psiche, era fuggito da un’altissima finestra della stanza dove lo tenevano rinchiuso e, volando più veloce del solito sulle ali rinvigorite dal lungo riposo, accorse dalla sua Psiche. Premurosamente, le dissipò il sonno dal volto che rinchiuse di nuovo nella scatola dove era prima…
Il marmo scolpito da Canova si fa leggero come una piuma, senza tratti accentuati, senza muscolatura, per immortalare due entità spirituali ed eterne, non più terrene, nella sospensione di un gesto che attende da duecento anni di compiersi…
Era circa l’anno 1793 quando Antonio Canova estraeva questa dolce immagine dal marmo. È proprio l’anno che mi ha colpito: dall’altra parte dell’Europa, in Francia, finiva un era, la famiglia reale veniva imprigionata al Tempio, Parigi si macchiava di sangue ed iniziava il Terrore… A causa di questa coincidenza, anche se certamente non c’era questo pensiero dietro il lavoro dello scultore, per me Amore e Psiche di Antonio Canova rimane il simbolo di un bisogno disperato di salvare la bellezza dall’orrore.