Sono un conte ma faccio il gioielliere
Il conte Henri Frédéric Emmanuel Enguerrand du Suau de La Croix (1840-1914) non aveva solo un nome lunghissimo, ma anche un’autentica passione per la lavorazione dei metalli e per l’oreficeria. I primi lavori risalgono a quando il conte aveva appena sedici anni.
In un epoca in cui i titoli nobiliari non garantivano più un alto tenore di vita, questo orafo dal sangue blu si fece un po’ borghese lanciando la sua produzione di gioielli dal disegno orientale che ai Salons espositivi di Parigi fecero faville.
Molti famosi gioiellieri del tempo, tra cui le maisons Vever e Mellerio, si resero disponibili per vendere i suoi preziosi monili. Il conte aveva riscoperto un’arte decorativa antichissima, quella degli smalti. Inoltre, a forza di tentativi, monsieur de la Croix aveva messo a punto una tecnica che solo lui era in grado di eseguire all’epoca, e cioè il cosiddetto cabochons con smalto Plique-à-jour. Questa particolare tecnica prevedeva l’applicazione dello smalto vitreo in celle ma senza il fondo del supporto così la luce era libera di attraversare lo smalto creando l’effetto di una piccola vetrata. I lunghi tempi di lavorazione e l’alta percentuale di fallimenti richiedevano una notevole determinazione, ma facevano anche lievitare i prezzi, ça va sans dire!
Oggi queste alcune meraviglie realizzate dal conte sono conservate al Musée d’Orsay.