Quentin de La Tour dettaglio toilette

I meravigliosi pastelli del Louvre e qualche pettegolezzo

I pastelli della collezione del museo del Louvre sono poco conosciuti perché, a causa della loro fragilità, non vengono esposti continuamente, ma rimangono consultabili su richiesta.

Questo articolo è l’occasione per ammirarne qualcuno.

Varchiamo dunque la soglia di un un salotto settecentesco immaginario e sopportiamo per un momento l’imbarazzo che l’impatto di certi sguardi può suscitare, come se avessimo interrotto interrotto qualcosa…

Joseph Boze_Autoritratto promozionale 1782
Joseph Boze (1745-1826), autoritratto promozionale, nel senso che doveva servire a dimostrare l’abilità dell’artista (1782). Missione compiuta, direi!

I personaggi che ci troviamo di fronte, sorprendentemente espressivi grazie alla tecnica del pastello, sono in gran parte figure di spicco del XVIII secolo.

La tentazione di lasciarsi andare a pettegolezzi da salotto è irresistibile. A questo proposito, vi presento un celebre triangolo amoroso:

Maurice Quentin de La Tour_Louis XV
Maurice Quentin de La Tour, il re di Francia Louis XV (1710-1774), considerato uno degli uomini più avvenenti del suo tempo. Il fatto stesso di essere re doveva costituire buona parte del fascino, tuttavia questo ritratto, ritenuto all’epoca estremamente somigliante, sembrerebbe dar ragione alle dicerie.
Maurice Quentin de La Tour _Marie Leszczynska
Maurice Quentin de La Tour, la regina di Francia Marie Leszczynska (1703-1768), della famiglia reale di Polonia, qui già avanti con gli anni. Il suo matrimonio con Louis XV fu inizialmente felice, ma l’incontenibile sensualità del re ebbe presto bisogno di cercare altrove soddisfazione…
Pompadour Quentin de La Tour
Maurice Quentin de La Tour, Jeanne-Antoinette Lenormant d’Étiolles, marchesa di Pompadour (1721-1764), ossia il terzo incomodo. Dal 1745 fino alla sua fine prematura fu la più influente donna del regno in qualità di favorita del re Louis XV. A Versailles occupava gli appartamenti soprastanti quelli del sovrano e vi rimase anche dopo la fine dell’aspetto carnale della loro relazione. Per questa ragione, più che ‘la favorita’, Madame de Pompadour potrebbe essere definita come la migliore amica del re, unito a lei da un legame durato quasi vent’anni.

Il ritratto della marchesa di Pompadour che Maurice Quentin de La Tour (1704-1788) realizzò tra il 1752 e il 1755 rispondeva a una specifica esigenza della bella Jeanne-Antoinette, al tempo favorita del re da ormai dieci anni.

La marchesa voleva promuovere una nuova immagine di sé come donna di gusto raffinato, protettrice delle arti, artista lei stessa e sensibile alle nuove idee promulgate dall’Illuminismo.

De La Tour seppe includere ognuno di questi aspetti nei dettagli della sua opera, un delicato assemblaggio di ben otto fogli di carta blu, tra cui quello recante il volto della modella certamente realizzato dal vivo.

Pompadour de La Tour dettaglio
Dettaglio della ricca toilette della marchesa de Pompadour. La perfetta resa del tessuto è uno dei vantaggi della tecnica a pastello.
Pompadour de La Tour dettaglio
Dettaglio dell’elegante abito della marchesa de Pompadour e dello spartito musicale che sta sfogliando. Da notare, nel ritratto, la totale assenza di gioielli, come a voler dimostrare la ricchezza interiore del soggetto, che trova eco nei simboli del sapere che la attorniano.
De La Tour Pompadour dettaglio libri
I libri che Madame de Pompadour scelse di far rappresentare alle sue spalle non sono casuali. Molti dei testi non erano graditi al sovrano, che poco apprezzava le nuove idee illuministe. Autori come Voltaire, Montesquieu, Diderot e d’Alembert, al contrario, erano benvenuti nella biblioteca della marchesa. Ciò dimostra l’eccezionale libertà di cui godeva la favorita: nessun altro avrebbe osato tanto senza incorrere dell’ira del re!

Quentin de La Tour, definito dai suoi contemporanei come il “principe dei pastellisti”, si distinse non solo per la perfetta resa illusoria della materia soprattuto degli abiti, ma anche, e soprattutto, per l’attenzione riservata alla psicologia del modello.

Maurice Quentin de La Tour autoritratto
Maurice Quentin de La Tour, autoritratto verso 1737. L’invenzione della composizione alla finestra “occhio di bue”(una sorta di oblò) con indice puntato è sua.
Quentin de La Tour dettaglio toilette
Dettaglio dell’abito della Delfina Marie-Josephe de Saxe (1731-1767) realizzato da de La Tour (1760).
Maurice Quentin de La Tour d'Alambert
Maurice Quentin de La Tour, Jean Le Rond d’Alambert (1717-1783), uno degli autori dell’Enciclopedia e membro dell’Accademia delle Scienze dal 1741 (1748). La vivacità dell’espressione lascia trasparire l’intelligenza del modello.
Maurice Quentin de La Tour, ritratto di religiosa. L'intensità dello sguardo della modella non è affatto comune e, certamente, l'intenzione dell'artista era quella di renderne fedelmente la luce.
Maurice Quentin de La Tour, ritratto di religiosa. Impossibile rimanere indifferenti all’intensità dello sguardo della modella.

Molti artisti, ciascuno a suo modo, seguirono l’esempio di de La Tour creando una vera diatriba tra ritrattisti a olio e a pastello.

Quest’ultimo, infatti, consente tempi di posa ridotti e una resa dell’incarnato più fresca, realistica, caratteristiche che fecero la fortuna di questa tecnica nel XVIII secolo. Tuttavia non è da trascurare l’inconveniente della fragilità delle opere, praticamente costituite da un delicato deposito di polvere colorata.

Boze dettaglio
Dettaglio di un ritratto incompiuto di Joseph Boze (vedi il suo autoritratto più in alto) che rende bene la freschezza dell’incarnato ottenibile a pastello.
Simon Bernard Lenoir
Simon Bernard Lenoir (1729-1791), ritratto del suo amico Henri Louis Cain, celebre attore conosciuto come Lekain (1729-1778) nel ruolo di Orosmane nella tragedia di Voltaire Zaire.
Simon Bernard Lenoir dettaglio
Incredibile l’effetto dello scintillio del costume di scena!
Jean Valade
Jean Valade (1710-1787), madame de Chancelay Lacroix (1736-1820) e sua figlia Suzanne Félicité.
Jean Valade dettaglio
Dettaglio dei nastri, pizzi e gioielli che impreziosiscono la toilette della modella.
Jean-Baprtiste Perroneau
Jean-Baprtiste Perroneau (1715-1783), Marie-Anne Huquier con un gattino; la modella non doveva avere più di quattordici anni.

I grandi autori di ritratto a pastello non furono solo uomini: nel 1770 l’Accademia reale di Pittura e Scultura accolse tra le sue fila Marie-Suzanne Roslin (1734-1772), distintasi per il suo splendido ritratto di Jean-BaptistePigalle (1714-1785) che ricevette l’elogio di Diderot in persona!

Marie-Suzanne Roslin Pigallle
Marie-Suzanne Roslin, lo scultore Jean-Baptiste Pigalle (proprio quello che dà il nome al celebre quartiere a luci rosse di Parigi!).

L’Accademia deve essersi sentita in qualche modo minacciata dai numerosi talenti femminili emergenti, visto che quello stesso anno decise di limitare a 4 i membri donna a cui consentire l’accesso!

Una delle più celebri, soprattutto per i suoi ritratti a olio, fu Élisabeth Vigée Le Brun (1755-1842) che ricevette degli incarichi prestigiosi direttamente dalla famiglia reale, fino a diventare la ritrattista preferita della regina Marie-Antoinette.

Ed ecco un’altra coppia che fece parlare di sé, ritratti con la tecnica a pastello proprio da Madame Le Brun.

Élisabeth Louise Vigée Le Brun, ritratto a pastello della marchesa di Montesson (1737-1806), sposa morganatica di Louis-Philippe d’Orléans, membro della famiglia reale.
Elisabeth Louise Vigee Le Brun duca d'Orleans
Elisabeth Louise Vigee Le Brun, il duca Louis-Philippe d’Orleans (1725-1785), detto il “grosso duca”, che sposò la marchesa di Montesson contro il parere della sua famiglia. Il suo successore, durante la Rivoluzione, divenne famoso con il nome di Philippe Égalité.

Il successo dei dipinti a pastello iniziò a declinare con la Rivoluzione Francese e gli sconvolgimenti politici della prima metà del XIX secolo.

Simbolo della leggerezza di un’epoca che aveva fatto il suo tempo, ossia quella dell’Ancien Régime, il pastello tenue e delicato cedette mano a mano il passo alla miniatura, più pratica da conservare e soprattutto… da trasportare in caso di fuga!

Qualche artista nostalgico, tuttavia, si ostinò a continuare la tradizione e con risultati notevoli.

Aleksander Kucharski
Aleksander Kucharsky (1741-1819), Marie-Philippe Caude Dumont-Walbonne prima moglie del pittore Jacques Luc Barbier-Walbonne. Nonostante la bellezza di questo ritratto, il suo pastello più famoso rimane quello incompiuto raffigurante la regina Marie-Antoinette.

Aleksander Kucharski

Et voilà! Per oggi basta.

Ricordo che, quando non coinvolti in mostre temporanee, i pastelli del Louvre hanno un’area dedicata presso l’ala Sully del Louvre, dove vengono esposti a rotazione, per proteggerli dal deterioramento.

Buona scoperta a tutti!