Come un libro aperto: interviste immaginarie ai geni della letteratura
S’intitola “Come un libro aperto” ed è un omaggio alla letteratura, alla vita e alla vita nella letteratura.
Le interviste immaginarie di Miriam Tritto sono una diversa dall’altra e ognuna toccante a suo modo: Mary Shelley, Jane Austen, Emily Brontë, Italo Calvino, Lewis Carroll, Virginia Woolf, Hermann Hesse, Miguel de Cervantes… e non potevano mancare due autori che i lettori di questo blog conoscono!
Nell’intervista a Victor Hugo, ho incontrato il riferimento ad un oggetto straordinario, degno d’un cabinet des curiosité. Ve ne ho già parlato in un articolo dedicato che trovate qui.
Il libro offre inoltre l’occasione di gustare un sorbetto in compagnia di George Sand al Procope – lo storico café parigino ritrovo di filosofi, intellettuali, artisti e scrittori – per disquisire della donna e dell’amore.
Miriam Tritto non ha solamente immaginato di trovarsi al cospetto dei grandi autori del panorama classico letterario, ma li ha indagati in quanto individui, ritratti, ascoltati, in breve non si è limitata a “leggerli”.
Le illustrazioni a grafite che accompagnano ogni intervista non hanno di straordinario solamente la somiglianza con il soggetto. Ciascuna è arricchita da un insieme di elementi ammiccanti, eloquenti, dei simboli accuratamente scelti: un’ape, un mostro in catene, una cattedrale, delle creature fantastiche, una coppia che cammina mano nella mano…
Anche le illustrazioni sono dunque da “leggere”, simili a rebus che tentino di mostrare il confine incerto tra testo e autore, tra opera e artista, insomma quella cosa sfuggente che chiamiamo creatività.
Buona lettura!