Il fantasma delle Tuileries e la Settimana di Sangue
Anche Parigi ha le sue storie di fantasmi, ma la leggenda dello spettro rosso è una delle mie favorite perché strettamente legata alla storia della città.
Essa evoca il ricordo di una reggia quasi dimenticata, ma che ebbe un ruolo centrale a partire dalla Rivoluzione francese fino alla sua distruzione, avvenuta nel 1871.
La mole grandiosa del palazzo delle Tuileries sorgeva ad ovest del Louvre, affacciato sui giardini che ne conservano il nome (jardin des Tuileries).
La reggia, oggi scomparsa, accolse la famiglia reale ai tempi della Rivoluzione francese, dopo che questa era stata obbligata ad abbandonare Versailles per far ritorno alla capitale dal popolo parigino (ottobre 1789).
Tuttavia, la sua storia del palazzo inizia molto prima, nella seconda metà del 1500, quando la regina Caterina de’ Medici ne ordinò la costruzione.
Per far spazio alla nuova reggia, si dovettero demolire delle fabbriche di tegole – le famose tuiles che diedero il nome al palazzo – un macello e diverse abitazioni limitrofe.
Gli abitanti non furono contenti dello sfratto forzato e si narra che uno di loro, un macellaio, abbia ignorato l’ordine di sgombero talmente a lungo da dover essere eliminato fisicamente dai sicari della regina! All’epoca, poco importava che i mali fossero effettivamente estremi: i rimedi potevano esserlo a prescindere.
Nacque così la leggenda dell’Uomo Rosso delle Tuileries, secondo cui lo spettro del macellaio, vestito d’un manto vermiglio, sarebbe tornato a tormentare gli abitanti della reggia in diverse occasioni. Le sue apparizioni erano temutissime perché annunciavano puntualmente terribili sciagure.
Lo spettro sarebbe apparso la prima volta la notte del 10 agosto 1792, nel pieno della Rivoluzione francese.
Quel giorno, i parigini assaltarono il palazzo costringendo la famiglia reale a chiedere la protezione dell’Assemblea legislativa, segnando di fatto la caduta della monarchia.
In seguito, l’Uomo Rosso sarebbe stato avvistato ai tempi di Napoleone Bonaparte, poco prima della disfatta di Waterloo (18 giugno 1815).
L’ultima apparizione risale alla notte antecedente l’incendio del maggio 1871, durante la tristemente famosa semaine sanglante (‘Settimana di sangue’), sette giorni di guerriglia urbana ed esecuzioni sommarie che costarono la vita a migliaia di parigini (il numero rimane incerto).
Cos’era accaduto?
Napoleone III era stato sconfitto dai prussiani a Sedan (settembre 1870), ma la capitale assediata offrì una tenace resistenza all’avanzata dell’esercito nemico verso Nord.
L’assedio durò quattro mesi e nove giorni, un inferno fatto di stenti, bombardamenti e di freddo tanto rigido da riuscire a gelare la superficie della Senna. La popolazione parigina, per poco, non soccombette alla fame e al freddo.
Il governo provvisorio riunito a Versailles e guidato da Adolphe Thiers (1797-1877) ottenne il cessate il fuoco da parte della Prussia, ma le condizioni della resa vennero giudicate talmente inaccettabili da una parte della popolazione della capitale che questa insorse nel marzo 1871.
A Parigi, venne così instaurata la Comune, un governo eletto a suffragio universale maschile di stampo comunista in aperta opposizione a quello di Versailles che, per tutta risposta, inviò l’esercito regolare per reprimere la rivolta (maggio del 1871). Le esecuzioni non risparmiarono nemmeno le donne e i bambini.
La Semaine sanglante ebbe così inizio (21-28 maggio), il fantasma rosso delle Tuileries riapparve un ultima volta.
I comunardi, braccati dall’esercito del governo di Thiers, appiccarono il fuoco ai principali simboli del potere contro cui erano insorti, tra cui il Palazzo delle Tuleries.
(Il Musée des Arts Décoratifs conserva un tesoro salvato per miracolo dalla catastrofe: Il servizio d’onore di Napoleone III).
Qualche anno più tardi, dopo lungo discutere, la tetra carcassa delle Tuileries venne demolita.
Assetato di vendetta, lo spettro del macellaio assassinato sarebbe quindi apparso solo per annunciare e deridere il destino tragico di re, imperatori e governi prossimi alla caduta.
Non esiste alcuna prova che Caterina de’ Medici abbia ordinato un omicidio per far spazio al suo palazzo, ma la leggenda dell’uomo rosso delle Tuileries è sopravvissuta a secoli di storia.
(Da leggere anche La leggenda nera di Caterina de’ Medici)
Viene da chiedersi se, ora che il palazzo non c’è più, il fantasma abbia trovato finalmente pace o se sia ancora possibile imbattersi nella sua macabra presenza.
In ogni caso, se doveste incontrarlo, sappiate che non c’è motivo d’avere paura… a meno che non abbiate una corona o un impero da perdere, bien-sûr!
(Da leggere anche I fantasmi del Louvre )