Nessuno avrebbe voluto essere Caterina de’Medici
Con questo articolo spezzerò una lancia in favore della regina più infamata della storia di Francia, una figura che fatica a liberarsi ancora oggi dell’alone di perfidia, perversione e malvagità che l’ha perseguitata e che ha fatto senza dubbio il suo tempo, questo almeno è ciò su cui concorda oggi la storiografia moderna.
Gli strabilianti romanzi di Alexandre Dumas, sempre pronto a cogliere nella storia di Francia le migliori occasioni letterarie, hanno consolidato negli anni la leggenda nera di Caterina de’Medici, una leggenda che però rimane una leggenda, non la verità assoluta.
Confesso, senza vergogna, che è stato proprio dopo aver divorato La Regina Margot di Dumas che ho deciso di scoprire di più su questa regina di Francia italiana dai tratti caratteristici difficili da dimenticare. Eccoli:
- bruttina – e va beh, anche se vero non è un crimine!
- Pronta a impiegare veleno o spada pur di liberarsi dei nemici – e chi non lo era all’epoca?! Fatico ad accettare che una sola persona venga accusata di mancanza di scrupoli, in un tempo storico in cui nessuno sapeva più nemmeno cosa fossero.
- Superstiziosa e appassionata di astrologia – anche mia nonna, non per questo la accuserei anche di stregoneria, satanismo e malvagità applicata.
- Madre di re degenerati. Vediamoli:
Ne convengo, non emergono per le loro qualità, ma attribuire la responsabilità dei crimini di un figlio alla madre è una pratica che persino Freud sconsiglierebbe e che, in tanti altri casi, non è stata applicata, mi sembra.
Dopo aver approfondito le vicende personali di questa italiana dalla vita tempestosa, mi è sorto il legittimo sospetto che nessuno avrebbe voluto essere Caterina, e forse qualcun altro giungerà alla stessa conclusione una volta considerate le agghiaccianti fasi della sua crescita.
Ecco cosa ho imparato grazie alla giovane Caterina:
- Come abbandonare l’infanzia in un’unica rapida lezione di vita: quando era una ragazzina di undici anni, Caterina venne sequestrata e tenuta in ostaggio durante una rivolta popolare a Firenze
- Come imparare a incassare meglio di Muhammad Ali in piena adolescenza: a 14 anni, venne consegnata come un pacco postale alla corte di Francia perché sposasse Henri , il figlio minore di re François I, quindi quello che non doveva – in teoria – salire al trono. Per Caterina si trattava di una posizione notevole: i Medici, per quanto incommensurabilmente ricchi e potenti, non erano nobili. Per una semplice figlia di banchieri, sposare un principe di sangue reale a era una cosa a dir poco inaudita. Immaginiamo ora la squisita accoglienza che Caterina deve aver ricevuto alla corte più snob d’Europa, indebitata fino al collo proprio con la sua famiglia.
- Come superare i complessi giovanili a calci nello stomaco e sviluppare una faccia di bronzo che a Riace non hanno mai visto: sposata a un uomo che amava profondamente, Caterina dovette rassegnarsi a vivere nell’ombra della favorita reale, la bellissimaDiane de Poitiers che, nonostante fosse di 19 anni più vecchia di lei, era considerata la donna più avvenete di Francia.
Non potendo sconfiggere Diane, Caterina dimostrò la sua abilità diplomatica, nonché la sua intelligenza, riservandole sempre cortesia e rispetto.
Nel ricordare quel periodo in una lettera di molti anni dopo, Caterina si lasciò andare a una breve confessione, che suggerisce l’intensità dell’umiliazione e della sofferenza che dovette sopportare:
“Facevo buon viso a Madame de Valentinois (Diane).
Era la volontà del re, benché non gli nascondessi che vi acconsentivo mio malgrado; perché mai nessuna donna che abbia amato il proprio marito, ha amato anche la sua puttana”
D’improvviso, la svolta: l’erede al trono di Francia, ossia il primogenito del re François I, pensò bene di morire prematuramente gettando il paese nello sconcerto.
Naturalmente, tutti sapevano che Henri sarebbe diventato re di Francia e, di conseguenza, Caterina-Senza-Titoli-de’Medici sarebbe stata… regina!
Parbleu! Tocca inchinarsi alla banchiera!
In verità, Caterina non aveva proprio niente da festeggiare. Di figli ancora non se n’erano visti e a corte non si cercava altro che una scusa per costringere Henri a ripudiarla.
Consultando maghi e indovini, bevendo filtri e indossando amuleti, Caterina tentava con ogni mezzo di dare un erede alla Francia.
Secondo colpo di scena degno di una puntata di Beautiful: a pregare in prima linea affinché Caterina rimanesse incinta c’era proprio la bella Diane di Poitiers, la quale tremava all’idea che Henri potesse prendere un’altra moglie. Questa si era dimostrata così opportunamente accomodante, perchè cambiarla?
Finalmente gli incantesimi, i rituali, o la natura, smossero la situazione. Forse anche troppo: Caterina diede a Henri ben dieci figli – per amor di completezza, aggiungo che ne seppellì la metà e dovette impedire ai sopravvissuti di farsi fuori a vicenda, ma intanto la sua posizione era più che al sicuro.
Tutta dedita a ricoprire al meglio il ruolo di regina consorte e di madre degli eredi al trono di Francia, Caterina, allora sottomessa ed affabile, era lontana dall’immaginare che, a quarant’anni, una nuova vita terribile stava per cominciare e che le prove a cui doveva sottoporsi non erano nemmeno iniziate.
La leonessa che dormiva, stava per risvegliarsi bruscamente.
(Scopri come Caterina passò dall’essere una regina nell’ombra a una regnate a tutti gli effetti dopo la tragica morte di suo marito, Henri II, nell’articolo successivo).