Sand e de Musset

George Sand: le donne che amano sono pericolose

Per poter frequentare il mondo intellettuale parigino senza bisogno di avere sempre un accompagnatore, ma anche per indurre quello stesso mondo a trattarla come un “pari”, l’instancabile romanziera Aurore Dupin, in arte George Sand (1804-1876), decise di vestirsi da uomo e vorrei sottolineare che siamo nella prima metà del XIX secolo!

(Leggi di come Aurore Dupin divenne George Sand in “George Sand: le donne che scrivono sono pericolose“)

Caricatura di George Sand
Caricatura di George Sand in abito da uomo con poche righe significative a lei dedicate: “Se di George Sand questo ritratto lascia lo spirito un po’ perplesso, è che il genio è astratto e, come si sa, non ha sesso” (Musée Delacroix)

Che felice scoperta la libertà maschile! Non avere orari, non dover rendere conto a nessuno dei propri spostamenti etc… Tutte cose mai provate prima che permisero allo spiccato acume di questo spirito indomito di osservare da vicino realtà solitamente celate alle donne. Tutto sarebbe ricomparso più tardi tra le righe dei suoi romanzi che sollevavano, di volta in volta, polveroni d’apprezzamenti mescolati a maledizioni. E proprio a proposito di queste ultime, George Sand osservava:

“Gli uomini non vogliono che li si sveli o che li si faccia ridere delle maschere che indossano”.

Il suo insolito look e la sua forte personalità sortirono infine l’effetto desiderato e anche di più: non solo George Sand venne ammessa ai circoli intellettuali più esclusivi (e misogini) del tempo, ma fu anche una delle donne più corteggiate di Parigi.

Le grandi passioni di George Sand furono moltissime ma alcune meritano una menzione speciale, così come ciò che i suoi amici parigini dissero di lei quando decise di rompere col suo amante Jules Sandeau (1811-1883):

“[George Sand] È senza pietà… come un uomo“.

Jules Sandeau par Nadar
Lo scrittore Jules Sendau a circa 54 anni ritratto da Nadar. Per amor suo, Aurore Dupin abbandonò il tetto coniugale sotto il quale soffriva enormemente e fuggì a Parigi. Il suo pseudonimo maschile George Sand deriva da una storpiatura del nome del suo amante.

“Mi ci voleva un’ anima ardente per amarmi come sapevo amare…  Jules mi ha strappato a un‘esistenza di cui ero stufa e che sopportavo solo per dovere a causa dei miei bambini”

La pigrizia e la passività di Jules Sandeau stancarono presto l’energica Aurore che, nel pieno dell’ esplosione del suo successo, decise di troncare.

La sua nuova passione assunse in seguito i tratti di una donna notevole, quello della famosa attrice Marie Dorval.

Marie Dorval
Marie Dorval in costume di scena (Hippolyte Lazerges)

Se la sorte è dotata di ironia, una bella risata deve essersela fatta di certo quando Marie Dorval, rimasta amica di George Sand per tutta la vita, si innamorò anni più tardi dello stesso Jules Sandeau! Povera Marie: dovette combattere una struggente lotta tra l’amicizia e la gelosia, convinta com’era che il suo Jules non avesse mai davvero dimenticato George (cosa non improbabile).

Fu poi la volta di un giovane poeta (lui 22 anni, lei 29) col quale George Sand visse la breve storia più tormentata della sua vita: il giovane, irrequieto scrittore e poeta Alfred de Musset (1810-1857).

Alfred_de_musset
Alfred de Musset

La loro burrascosa relazione durò circa un anno e mezzo e divenne poi leggenda con la pubblicazione della loro poetica e disperata corrispondenza (“Lettere d’amore, 1833-1835”).

Sand e de Musset
George Sand e Alfred de Musset, dalla mano di Célestin NANTEUIL (Photo by Pinterest)

De Musset era esasperatamente geloso (almeno quanto era infedele), ma fu George Sand che prese la sofferta decisione di troncare quella tortura sentimentale. Per la triste occasione, si tagliò i lunghi, splendidi capelli neri in segno di lutto.

Il popolarissimo pittore Delacroix doveva farle un ritratto proprio in quei giorni e divenne perciò, volente o nolente, il confidente di cui la disperata scrittrice aveva bisogno, restituendoci nel contempo la testimonianza di questo gesto disperato.

Delacroix ritratto di George Sand
George Sand ritratta da Delacroix in abito da uomo ai tempi della troncatura con de Musset. Le sedute di posa erano lunghe ed essendo necessario, allora come oggi, sfogarsi con qualcuno, tra il pittore e la scrittrice nacque un’amicizia che sarebbe durata tutta la vita. (Musée Delacroix, Paris)

Dimenticarla, tuttavia, non doveva essere impresa facile a compiersi; qualche tempo dopo Alfred de Musset scriveva ancora di lei ad un amico:

Alfred de Musset ritratto di George Sand
Ritratto di George Sand eseguito a memoria dallo stesso Alfred de Musset poco dopo averla conosciuta

A Nohant, nella regione del Berry, la bella residenza di George Sand lontana dalla confusione parigina, sul legno della finestra della sua stanza si nota incisa una data: 19 giugno 1839, giorno in cui lo straordinario pianista e compositore Fryderyk Chopin (1810-1849) venne a vivere sotto quello stesso tetto, già malato e già predestinato al più romantico dei tragici destini. Lei lo chiamava “Dita di velluto” o “Chip-Chip”.

Frederic_Chopin_photo
Chopin, una lunga storia d’amore

Nei dieci anni che vissero insieme, entrambi produssero molti dei loro capolavori.

A Parigi ho trovato alcune tracce di questa leggendaria relazione: oltre a una targa al 20, rue de Pigalle che ricorda i due padiglioni oggi scomparsi in cui abitarono per un periodo, esiste un angolo nascosto all’80 di rue Taitbout, che allora costituiva il più “IN” dei centri residenziali: Square d’Orléans.
Qui, alcuni anni prima dell’arrivo della celebre coppia, il grande Alexandre Dumas aveva dato un leggendario ballo in maschera per celebrare il successo dei suoi romanzi.

Square d'Orléans
Square d’Orléans, quieto angolo impossibile da scovare se non lo si cerca. Qui vissero (in appartamenti separati) George Sand, i suoi i figli Maurice e Solange e Chopin, oltre ad altre grandi personalità del panorama artistico dell’epoca. Un vero polo architettonico del genio!

Dal 1842 al 1846-47 al numero 9, piano terra, visse Chopin, mentre al numero 5, primo piano, George Sand.

9, Square d'Orléans
9, Square d’Orléans: l’appartamento di Chopin
5, Square d'Orléans
5, Square d’Orléans: l’appartamento di George Sand
Chopin compose a Nohant
Ricostruzione del famigerato quadro con George Sand e Chopin dipinto da Delacroix (“Chopin compone a Nohant”). La tela venne tagliata per ricavarne più profitto, ahimè! La porzione con Chopin oggi è al Louvre, mentre George Sand è al museo Ordrupgaard di Copenaghen.

Non è semplice tentare di riassumere l’epilogo di una storia d’amore tanto sofferta, ma alcuni elementi vanno citati: il figlio di George Sand, Maurice Sand, a causa di un complesso di Edipo molto lontano dall’essere risolto, non poteva più soffrire la presenza di quel compositore malaticcio in casa propria. Nel frattempo Chopin veniva sedotto dalla sorella dello stesso, Solange Sand, bella, giovane e furiosa rivale della madre. Situazione familiare non proprio semplice da gestire, nonché un caso di studio perfetto per il dottor Freud…

Appena un paio di anni più tardi dalla rottura, Chopin si spense. George Sand gli sarebbe sopravvissuta a lungo, tra rivoluzioni, onore, gloria e nuovi dolori (altri due dei suoi amanti successivi morirono dopo lunghe, atroci agonie che lei visse fino alla fine). È certo che della loro corrispondenza George Sand bruciò tutto.

Fantasmi a Square d'Orléans
Fantasmi a Square d’Orléans

Fu al cimitero di Montparnasse, in occasione del funerale di un caro amico che George Sand, 65 anni, ricevette un ultimo inaspettato omaggio. All’epoca, le sue innumerevoli opere erano state pubblicate in edizione integrale ed economica: George Sand veniva letta finalmente da tutti. La calca quel giorno era notevole, in quanto il funerale era quello di uno dei più grandi critici dell’epoca, Charles Augustin de Sainte -Beuve (leggi della sua relazione clandestina con la moglie di Victor Hugo nell’articoloVictor Hugo e l’amore che non c’è più“). Al momento di ritirarsi, la folla fece ala alla scrittrice, il rispetto negli occhi, i cappelli tra le mani: un muto, inedito, pubblico saluto a un genio, a un ideale, a uno scandalo, a una musa, ma soprattutto, per la prima volta, a una donna.

George Sand
George Sand e alcune delle storie che uscirono dalla sua inarrestabile penna.