Copertina fantasmagoria

La Fantasmagoria: lo spettacolo macabro che Parigi adorava

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Mentre studiavo la storia dell’illusionismo parigino, sono rimasta letteralmente incantata da una tipologia di spettacolo quasi dimenticata, che per più di un secolo attirò folle di spettatori: la Fantasmagoria.

Maschera translucida per fantasmagoria detta “Testa di scheletro”, 1850 circa, conservata al Musée des arts et métiers.

In cosa consisteva questa tipologia di spettacolo?
A seguito di complesse invocazioni, un’orda di spettri e creature grottesche faceva la sua terrificante apparizione tra nuvole di fumo e candidi lenzuoli, dando l’impressione di sfiorare gli spettatori.

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Dettaglio della tomba di Robertson (cimitero Père Lachaise), maestro della Fantasmagoria parigina del XIX secolo.

Il trucco risiedeva nell’impiego di una tipologia speciale di Lanterna magica, un sistema di proiezione meccanico di immagini scorrevoli.
Una lanterna di proiezione, montata su binari, veniva nascosta dietro ad uno schermo, che poteva consistere in un lenzuolo, ma anche in una coltre di fumo. La lanterna proiettava le immagini allontanandosi e avvicinandosi allo schermo, creando illusioni ottiche straordinarie per l’epoca. L’aggiunta di luci colorate, attori, mascheroni e suoni raccapriccianti faceva il resto.

Le figure mostruose si avvicinavano, si allontanavano, scomparivano misteriosamente…

Accessorio per fantasmagoria detto “Scheletro che si scava la fossa”
Accessorio per fantasmagoria detto “Scheletro che si scava la fossa”, Musée des arts et métiers.

In questo articolo, vi propongo la traduzione di un manifesto annunciante una delle prime fantasmagorie prodottesi a Parigi per mano di un tale Philidor, un personaggio piuttosto irrequieto che seppe attirare l’attenzione di censura e polizia in tutta Europa.

In questo caso siamo nel gennaio del 1793, l’inverno è rigido, il regime del Terrore sta per avere inizio, il re sta per venir ghigliottinato: l’atmosfera a Parigi non potrebbe essere più tetra e dunque… più adatta!
Peccato che Philidor sia costretto ad abbandonare la capitale piuttosto rapidamente, avendo avuto la pessima idea di far assumere a tre dei suoi demoni i tratti di Robespierre, Danton e Marat, personaggi di spicco della Rivoluzione allora vivi e vegeti e tutt’altro che propensi all’autoironia…

Fantasmagoria
Accessorio per Fantasmagoria detto “Scheletro che esce da una tomba”, 1850 circa.

Il documento è interessantissimo non solo per via del dettaglio con cui lo spettacolo viene descritto (che a quanto pare durava intorno alle quattro ore!), ma anche per il tono disincantato tipico del Secolo dei Lumi, che si vantava di combattere ignoranza e superstizione.
Nonostante la Dea Ragione avesse fatto tanti proseliti infatti, le fantasmagorie scatenavano un vero e proprio panico nel pubblico…
L’autore ritiene perfino necessario rassicurare gli spettatori “di  ogni età e di ogni sesso” sul fatto che dalla sala usciranno incolumi, senza danni permanenti alla salute.

Ecco la traduzione:

«In tutti i secoli ci sono stati ipocriti religiosi, o ciarlatani avidi, che approfittandosi della superstizione e dell’ignoranza dei loro simili hanno impiegato le conoscenze che avevano in fisica per indurli in errore e ingannarli.

Tra questi ultimi si annoverano Swedenbourg, Schroepfer e il famoso Cagliostro, ma era destino che questo Secolo dei Lumi dissipasse simili errori: Paul Filidort, considerando un dovere disingannare il pubblico, facendo uso di conoscenze che ha acquisito in questo campo, dimostrerà fisicamente i mezzi che i furbi di tutte le epoche hanno impiegato per colpire le immaginazioni deboli attraverso apparizioni di spettri e di fantasmi.

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«Dopo aver ottenuto l’approvazione dei sapienti e degli appassionati di questa capitale, egli si propone di moltiplicare per il pubblico le sue rappresentazioni fantasmagoriche, o evocazioni di ombre di personaggi celebri e non solo. Questi giochi di prestigio hanno luogo senza che si possa percepire il trucco che li produce.

La sala in cui esegue le sue operazioni e decorata alla maniera degli illuminati.
Al centro il pavimento è tracciato un cerchio bianco nel quale sono poste due candele accese. Come l’operazione comincia i fulmini brillano, i tuoni rimbombano, il vento si leva e la pioggia cade. Allora le candele si spengono da sole.
I fantasmi d’ogni forma e di ogni grandezza volteggiano al centro della sala e sono talmente realistici che si ha l’impressione di poterli toccare; la tempesta ricomincia e le immagini di differenti persone, la cui somiglianza perfetta colpirà gli spettatori, compaiono di volta in volta.
Questi spiriti si presentano sotto una moltitudine di forme diverse; gli uni escono dalla terra in forma di nube e sembrano rivestirsi di un corpo per poi scomparire; gli altri appaiono in lontananza e crescono gradualmente e dopo essersi avvicinati ai presenti si ritirano decrescendo nella stessa maniera. Altri si levano in faccia gli spettatori e come si tenta di toccarli scompaiono all’improvviso.
Infine, una descrizione di queste apparizioni non potrebbe essere che in perfetta; ed è impossibile farsi un’idea di uno spettacolo così nuovo e straordinario senza averlo visto.

N.B.: le persone che volessero delle rappresentazioni specifiche sono pregate di comunicarlo il giorno prima; esse potranno allora domandare l’apparizione di tale persona di loro conoscenza scomparsa o defunta, a seconda di come vorranno indicarla.

È opportuno osservare anche che queste operazioni non hanno alcuna influenza pericolosa sugli organi, nessun odore nocivo; in tutti i paesi le persone di ogni età e di ogni sesso hanno assistito senza subire il minimo inconveniente.

Per la comodità del pubblico avverranno due rappresentazioni fantasmagoriche tutte le sere una alle 5:30, l’altra alle 9:45, l’uscita dello spettacolo.
La sala delle rappresentazioni è stabilita presso la rue Richelieu, hôtel de Chartres, al numero 31 piano terra. Vi sono due entrate, una di fronte al Café de Foi, l’attraverso il portone d’ingresso che affaccia sulla strada.
L’entrata è di tre lire per persona.»

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La splendida tomba di Robertson al Père Lachaise, il maestro delle Fantasmagorie parigine del XIX secolo, erede di Philidor.

(Leggere anche: Storia parigina della Magia)

E dove poteva tenersi uno spettacolo tanto magico? Nel cuore pulsante di Parigi, Palais-Royal, una sorta di Las Vegas ante litteram dove la noia era bandita. Ne parlo dettagliatamente in Palais-Royal, Las Vegas parigina scomparsa.

E buon Halloween a tutti e, se siete a corto di idee per la vostra festa, procuratevi una lanterna magica!